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The Shifting Thresholds of Paratextuality and Play: The Case of Kinkeshi, M.U.S.C.L.E., and Exogini

by Marco Arnaudo

The essay explores the concept of paratextuality and its application to the interpretation of toys. The interconnections between paratextuality and play have been discussed at length in game studies, but little has been done in this regard in studies about toys. By paratextuality scholars indicate the sum of the semantic content that surrounds a given cultural artifact and affects the way the artifact is experienced. In the case of toys, a paratext would include the name of the toy, what is written on the package, the promotional campaign, ancillary products, and possibly a fictional source. To demonstrate the power of paratextuality, the article analyzes three international editions of a line of minifigures of the 1980s. These figures were originally released in Japan, where they were called Kinkeshi, and became M.U.S.C.L.E. in the US and Exogini in Italy. These toys represent a fascinating case because their sculpts remained identical in all three countries, but their paratexts were altered radically in each release. In Japan, the main paratext was a well-known manga and anime series; in the US and Italy, a fictional context created solely by packaging and advertisement, but with radically different content in each case. The essay shows how these paratexts oriented the interpretation and experience of the toys’ intended users.

Il saggio esplora il concetto di paratestualità e la sua applicabilità all’interpretazione dei giocattoli. La discussione delle interconnessioni tra paratestualità e gioco è da tempo praticata nell’ambito dello studio dei giochi, mentre, per quanto attiene ai giocattoli, questa prospettiva non ha goduto di altrettanta fortuna. Con paratestualità la critica indica il contenuto semantico che circonda un dato artefatto culturale, orientandone l’esperienza. Nel caso dei giocattoli, il paratesto viene a coincidere con il loro nome, con ciò che è scritto sulla confezione, con la campagna promozionale, con prodotti ancillari e, eventualmente, con una fonte narrativa. Al fine di dimostrare la centralità della paratestualità nei giocattoli, l’articolo analizza tre edizioni internazionali di una linea di minifigure degli anni Ottanta. Queste figure furono inizialmente lanciate in Giappone con l’etichetta di Kinkeshi, prendendo il nome di M.U.S.C.L.E. negli Stati Uniti e di Exogini in Italia. Questi giocattoli rappresentano un caso affascinante, perché, nonostante la loro forma si mantenesse identica in tutte e tre le nazioni, i loro paratesti vennero radicalmente alterati nelle tre distribuzioni. In Giappone, il paratesto principale era una nota serie manga e anime; negli Stati Uniti e in Italia, il contesto narrativo era creato esclusivamente dalla confezione e dalla pubblicità, ma con contenuti drasticamente diversi. Il saggio dimostra come questi paratesti svolgono un ruolo fondamentale nell’indirizzare la percezione e l’esperienza del target di riferimento.

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The Shifting Thresholds of Paratextuality and Play: The Case of Kinkeshi, M.U.S.C.L.E., and Exogini

by Marco Arnaudo

The essay explores the concept of paratextuality and its application to the interpretation of toys. The interconnections between paratextuality and play have been discussed at length in game studies, but little has been done in this regard in studies about toys. By paratextuality scholars indicate the sum of the semantic content that surrounds a given cultural artifact and affects the way the artifact is experienced. In the case of toys, a paratext would include the name of the toy, what is written on the package, the promotional campaign, ancillary products, and possibly a fictional source. To demonstrate the power of paratextuality, the article analyzes three international editions of a line of minifigures of the 1980s. These figures were originally released in Japan, where they were called Kinkeshi, and became M.U.S.C.L.E. in the US and Exogini in Italy. These toys represent a fascinating case because their sculpts remained identical in all three countries, but their paratexts were altered radically in each release. In Japan, the main paratext was a well-known manga and anime series; in the US and Italy, a fictional context created solely by packaging and advertisement, but with radically different content in each case. The essay shows how these paratexts oriented the interpretation and experience of the toys’ intended users.

Il saggio esplora il concetto di paratestualità e la sua applicabilità all’interpretazione dei giocattoli. La discussione delle interconnessioni tra paratestualità e gioco è da tempo praticata nell’ambito dello studio dei giochi, mentre, per quanto attiene ai giocattoli, questa prospettiva non ha goduto di altrettanta fortuna. Con paratestualità la critica indica il contenuto semantico che circonda un dato artefatto culturale, orientandone l’esperienza. Nel caso dei giocattoli, il paratesto viene a coincidere con il loro nome, con ciò che è scritto sulla confezione, con la campagna promozionale, con prodotti ancillari e, eventualmente, con una fonte narrativa. Al fine di dimostrare la centralità della paratestualità nei giocattoli, l’articolo analizza tre edizioni internazionali di una linea di minifigure degli anni Ottanta. Queste figure furono inizialmente lanciate in Giappone con l’etichetta di Kinkeshi, prendendo il nome di M.U.S.C.L.E. negli Stati Uniti e di Exogini in Italia. Questi giocattoli rappresentano un caso affascinante, perché, nonostante la loro forma si mantenesse identica in tutte e tre le nazioni, i loro paratesti vennero radicalmente alterati nelle tre distribuzioni. In Giappone, il paratesto principale era una nota serie manga e anime; negli Stati Uniti e in Italia, il contesto narrativo era creato esclusivamente dalla confezione e dalla pubblicità, ma con contenuti drasticamente diversi. Il saggio dimostra come questi paratesti svolgono un ruolo fondamentale nell’indirizzare la percezione e l’esperienza del target di riferimento.

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