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Remade in Italy: Italian Tabletop Gaming for the International Market

by Marco Arnaudo

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This paper analyzes some of the most internationally acclaimed tabletop games designed and published by Italians in the 21st century, and asks whether these productions converged to create a recognizable school of game design. The evidence points to a negative answer. Italian designers appear to have been most successful internationally when they embraced Anglo-Saxon themes, and perfected well-known American conventions of gaming. In this sense, we can say that while Italian designers and publishers are highly appreciated internationally in today's gaming culture, they are not known as or because they are Italian. Rather, they tend to be competent and effective performers within a received tradition, which they entered successfully, but did not substantially affect.

Questo contributo prende in esame una selezione di giochi da tavolo disegnati e pubblicati in Italia nel Ventunesimo secolo che hanno raggiunto fama mondiale. Nello specifico, si interroga la possibilità di identificare e riconoscere una scuola italiana di game design nei suoi caratteri più evidenti. La risposta a questo quesito sembra essere negativa. Il successo, a livello internazionale, di game designer italiani tende a porsi in relazione alla scelta di temi afferenti alla cultura anglosassone e di convenzioni di gioco di marca palesemente statunitense. In questo senso, possiamo affermare che, sebbene disegnatori e case editrici di giochi italiani siano apprezzati a livello mondiale, la loro fortuna non si imputa alla provenienza italiana; può risultare tuttavia interessante indagare questi soggetti, analizzandoli in quanto ricettori di una tradizione in cui si inseriscono, ma che non influenzano nella sostanza.

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Remade in Italy: Italian Tabletop Gaming for the International Market

by Marco Arnaudo

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This paper analyzes some of the most internationally acclaimed tabletop games designed and published by Italians in the 21st century, and asks whether these productions converged to create a recognizable school of game design. The evidence points to a negative answer. Italian designers appear to have been most successful internationally when they embraced Anglo-Saxon themes, and perfected well-known American conventions of gaming. In this sense, we can say that while Italian designers and publishers are highly appreciated internationally in today's gaming culture, they are not known as or because they are Italian. Rather, they tend to be competent and effective performers within a received tradition, which they entered successfully, but did not substantially affect.

Questo contributo prende in esame una selezione di giochi da tavolo disegnati e pubblicati in Italia nel Ventunesimo secolo che hanno raggiunto fama mondiale. Nello specifico, si interroga la possibilità di identificare e riconoscere una scuola italiana di game design nei suoi caratteri più evidenti. La risposta a questo quesito sembra essere negativa. Il successo, a livello internazionale, di game designer italiani tende a porsi in relazione alla scelta di temi afferenti alla cultura anglosassone e di convenzioni di gioco di marca palesemente statunitense. In questo senso, possiamo affermare che, sebbene disegnatori e case editrici di giochi italiani siano apprezzati a livello mondiale, la loro fortuna non si imputa alla provenienza italiana; può risultare tuttavia interessante indagare questi soggetti, analizzandoli in quanto ricettori di una tradizione in cui si inseriscono, ma che non influenzano nella sostanza.

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